Partecipare a un evento, come può essere una fiera di settore, non si conclude semplicemente con lo smontaggio dello stand o con i saluti ai visitatori. In realtà, è proprio dopo l’evento che si determina il valore reale dell’investimento e si aprono le porte a nuove opportunità. Molti professionisti commettono l’errore di focalizzarsi esclusivamente sulla preparazione e lo svolgimento dell’evento, dando per scontato o sottovalutando un elemento cruciale: il follow-up.
Il periodo successivo a una manifestazione rappresenta invece una fase strategicamente decisiva: è l’occasione per consolidare i contatti acquisiti, approfondire le relazioni con potenziali clienti, raccogliere feedback utili e amplificare i risultati ottenuti. Ogni interazione post-evento, se pianificata correttamente, non solo rafforza l’esperienza dell’evento stesso, ma colloca l’azienda in una posizione di vantaggio rispetto ai competitor.
L’importanza del post-evento
L’errore che troppo spesso si commette è quello di considerare una fiera di settore come un evento temporaneo e non come una piccola parte all’interno di una strategia di marketing più ad ampio raggio. Il post-evento offre infatti l’opportunità per convertire l’interesse generato in azioni concrete e risultati misurabili.
Perché ciò avvenga, è necessario avere una strategia ben studiata già prima dell’evento, pensando a come capitalizzare il lavoro fatto e creare un percorso che accompagni i contatti verso obiettivi concreti. Lasciare questa fase al caso equivale a rinunciare a gran parte del proprio potenziale, mentre una gestione oculata del follow-up può trasformare l’evento in un’opportunità da sfruttare.
Ringraziare sempre
Mostrare riconoscenza verso chi ha partecipato a un evento è prima di tutto una questione di cortesia, ma è anche un passaggio strategico importante per consolidare il rapporto con i partecipanti. In un contesto saturo di comunicazioni digitali, inviare un messaggio di ringraziamento semplice, diretto e personalizzato permette di distinguersi, lasciando un’impressione positiva che rafforza l’esperienza vissuta durante l’evento stesso.
Una email di follow-up deve rappresentare un’opportunità per offrire valore aggiunto, evitando di essere un messaggio standard privo di utilità. Oltre a ringraziare, è utile includere un contenuto che stimoli la conversazione o offra un approfondimento, come un link a materiali presentati durante l’evento, un contenuto extra relativo al tema trattato o un riferimento a ciò che è stato discusso di persona.
Contattare anche gli assenti
I no-show, ossia coloro che si erano registrati per un evento ma non vi hanno partecipato, rappresentano un segmento spesso trascurato ma ricco di potenziale. Anche se la loro assenza può sembrare una mancata opportunità, con una strategia mirata è possibile coinvolgerli nuovamente e recuperare il rapporto.
Un follow-up indirizzato ai no-show dovrebbe avere un taglio empatico e disponibile: piuttosto limitarsi a sottolineare la loro assenza, è opportuno condividere contenuti rilevanti che mostrino il reale valore dell’evento. Video riassuntivi, keynote, presentazioni o un breve reportage possono trasmettere ciò che è successo, stimolando curiosità e riaccendendo l’interesse.
Dimostrare che l’azienda tiene anche agli assenti permette di rafforzare la percezione del brand. Inoltre, questa comunicazione funziona come un tramite verso il futuro: invita a restare connessi per altre iniziative, creando l’opportunità di trasformare un primo segnale di interesse in un’occasione concreta di coinvolgimento.
Ottenere feedback
Ogni evento è un’occasione per presentare un brand ed allo stesso tempo anche per imparare dal pubblico. Le survey post-evento, se ben strutturate, diventano uno strumento fondamentale per raccogliere informazioni strategiche che possono guidare le future decisioni di marketing e organizzazione aziendale. Oltre a sapere cosa è piaciuto o meno, si approfondiscono anche le esigenze e gli interessi di chi vi ha partecipato.
Un buon questionario post-evento dovrebbe essere breve, mirato e pensato per ottenere risposte che possano tradursi in azioni concrete. Domande sul formato dell’evento, la qualità degli interventi, l’organizzazione e i contenuti affrontati aiutano a individuare punti di forza e debolezza. Includere una sezione aperta per suggerimenti o osservazioni permette inoltre di cogliere aspetti inaspettati e spesso sottovalutati.
Agire sui dati emersi rafforza la reputazione dell’azienda come realtà attenta e pronta a migliorarsi. Mostrare che il feedback raccolto influisce realmente sulle scelte future incentiva maggiori partecipazioni agli eventi successivi, ed aiuta a rafforzare la fiducia nei confronti del marchio, evidenziando un approccio collaborativo e orientato al valore.
Offrire un recap
Uno spazio per il recap diventa un punto di riferimento per i partecipanti e una risorsa per chi non ha potuto prendere parte all’evento. Una landing page efficace deve essere progettata per accogliere i visitatori con contenuti di valore, così come video highlights, registrazioni delle sessioni principali, gallerie fotografiche e materiali presentati dagli speaker sono elementi che possono prolungare l’impatto positivo dell’evento stesso. A ciò si possono aggiungere dati interessanti relativi all’evento, come il numero di partecipanti, i risultati ottenuti e le novità più rilevanti.
Promuovere la pagina sui canali social e tramite email targeting può incrementare l’engagement e rafforza il posizionamento dell’azienda come punto di riferimento nel settore, attirando nuovi interessati e consolidando i rapporti con chi ha già interagito. Una gestione ottimale di questo spazio non solo prolunga la visibilità dell’evento, ma contribuisce a creare un ecosistema digitale pensato per favorire relazioni professionali a lungo termine.
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